La mia nonna
lavorava spesso a lana. Ho imparato il diritto ed il rovescio da lei, e poi
sono andata avanti con i libri. Cosa che però spesso non troviamo nei libri
sono i vecchi trucchi di una volta, come ad esempio quello di recuperare la
lana da vecchi maglioni. Quelli passati di moda, quelli che non usate più, o
semplicemente i maglioni dei vostri bambini, indossati uno o due anni e poi
riposti nell'armadio perché troppo piccoli. Perché non recuperare la lana e farci
una copertina, una sciarpa, o un caldo cappellino?
Forse
qualcuna di voi ha provato a disfare un maglione, e si è accorta che il filo
non rimane lineare come era in origine, nemmeno se il filo viene avvolto in un
gomitolo. La mia nonna aveva un metodo per riportare la lana al suo vecchio
splendore, che io ho sperimentato già più volte. Se anche voi lo volete
provare, ecco come fare.
Dopo che
avete disfatto il maglione, dovete creare delle matasse di filo di circa 20 cm
di diametro. La mia nonna aveva uno speciale telaio che serviva appositamente
per questo, ma chi come me non ne possedesse uno può farsi "prestare"
due mani da un'altra persona, oppure utilizzare una gruccia di metallo
modellata in questo modo:
Avvolgete il
filo attorno alla parte centrale (in rosso nel disegno qui sotto).
Dopo aver
creato delle matasse abbastanza consistenti legatele (non strette) con due fili
alle estremità prima di sfilarle (nel disegno sono quelli in nero).
Immergete
quindi le matasse in una bacinella con acqua tiepida ed un po' di ammorbidente,
e lasciatele a mollo per almeno un'oretta. Dopo di che le matasse vanno
sciacquate accuratamente, e vanno messe ad asciugare (non strizzatele
troppo, mi raccomando). Io le lego ad uno stendino per i panni e lo metti
vicino ad un termosifone. Possono essere anche fatte asciugare all'aria aperta,
ma evitate di metterle sotto il sole. Quando la lana è completamente asciutta,
formate i gomitoli, facendo attenzione a non tirare troppo il filo.
Otterrete
così della lana completamente rinnovata, pronta per un nuovo progetto.